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Il pensiero scientifico, tratto caratteristico della cultura piemontese
II Piemonte ha generato una lunga schiera di uomini di scienza le cui opere sono pietre miliari nella storia del progresso umano.
Ma in Piemonte il grande pensiero scientifico nato nell'Università e nei centri di ricerca è divenuto, a vari gradi, un diffuso abito mentale, fondamento di quello sviluppo tecnico ed industriale che ha fatto di esso una delle parti più avanzate d'Europa.
A titolo d'esempio, è stato uno dei primi stati europei a dotarsi di un catasto modernamente inteso, ha saputo realizzare grandi opere idrogeologiche come il taglio del canale Cavour e ferroviarie come l'incredibile impresa del traforo del Fréjus, per non menzionare la nascita di una miriade di industrie di altissimo livello tecnologico in ogni settore.
Questo coniugio tra alto pensiero scientifico e diffusa capacità tecnica è un tratto caratteristico dello cultura piemontese.
I nomi degli scienziati piemontesi si trovano a volte sulle targhe delle vie e sono noti ai più come mere indicazioni stradali.
Sono gli uomini che hanno fatto del Piemonte una nazione civile e culturalmente al passo con il resto d'Europa.
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Ignazio Giuseppe Bertola Roveda (1676-1755)
Ingegnere militare. Sue la Piazzaforte di Fenestrelle in Val Chisone, il Forte di Exilles in Val di Susa e, in Torino, la ristrutturazione della Cittadella (in collaborazione con il padre) e il rifacimento della via Dora Grossa (via Garibaldi).
Giovan Battista Beccaria (1716-1781)
Fisico. Studioso di elettrologia, porta la ricerca scientifica piemontese al livello delle migliori università europee. Il suo trattato Dell'Elettricismo è all'epoca il migliore a livello mondiale, ammirato, tra gli altri, da Franklin e da Priestley.
Gianfrancesco Cigna (1734-1790)
Medico. Autore di importanti studi sulla respirazione animale. Pubblica sui Mélanges della Società Reale di Torino i risultati di esperimenti sull'adesione dei corpi elettrizzati alle superfici che condurranno Alessandro Volta all'idea dell'elettroforo.
Giuseppe Antonio Eandi (1735-1799)
Antonio Maria Vassalli Eandi (1761-1825)
Fisico-chimici. Le loro ricerche vertono su elettrologia, aria e combustione. Il loro trattato Physicae experimentalis lineamenta ad Subalpinos, si diffonde anche all'estero.
Joseph-Louis Lagrange (1736-1813)
Matematico. Uno dei più grandi di tutti i tempi. Fondamentali i suoi lavori che spaziano dalla matematica pura alla fisica e all'astronomia. Fu uno dei fondatori della Società privata torinese, la futura Accademia delle Scienze di Torino.
Claude-Louis Berthollet (1748-1822)
Chimico. Scoperta della composizione dell'ammoniaca, degli ipocloriti e della candeggina, importantissima per l'industria tessile. Scoperta della reversibilità delle reazioni.
Suo il fondamentale trattato Essai de statique chimique.
Lorenzo Amedeo Carlo Avogadro (1776-1856)
Chimico-fisico. Formula la celebre ipotesi che volumi uguali di gas, nelle stesse condizioni di temperatura e pressione, contengono lo stesso numero di particelle, uno dei fondamenti della chimica moderna.
Giovanni Antonio Amedeo Plana (1781-1864)
Matematico e astronomo. Con il suo lavoro più importante, che riguarda il problema teorico estremamente difficile della descrizione del complesso movimento della Luna attorno alla Terra, vince il premio della Accademia delle Scienze di Parigi.
Luigi Federico Menabrea (1809-1896)
Ingegnere militare. Precursore nell'introduzione di concetti energetici nella meccanica dei continui. Studia la teoria dei sistemi elastici in meccanica applicata, di cui formula il principio ora noto come teorema del minimo lavoro.
Ascanio Sobrero (1812-1888)
Chimico. Scopritore della nitroglicerina, a partire dalla quale il chimico svedese Alfred Nobel giungerà alla dinamite.
La strada alle applicazioni pratiche per la nascente industria, soprattutto quella mineraria e quella militare, è così aperta.
Germano Sommeiller (1815-1871)
Ingegnere. Progettò e diresse i lavori (con gli ingegneri S. Grandis e S. Grattoni) della galleria ferroviaria del Fréjus fra Bardonecchia a Modane, impresa arditissima all'epoca per la lunghezza record del tunnel (12 km) e le difficoltà ambientali.
Francesco Faà di Bruno (1825-1888)
Matematico e sacerdote. I suoi lavori scientifici più famosi riguardano la teoria delle forme binarie, di cui Max Noether nel 1881 cura l'edizione tedesca. Beatificato dal papa Giovanni Paolo II per le sue opere filantropiche.
Giovanni Virginio Schiaparelli (1835-1910)
Astronomo. Autore di una cartografia del pianeta Marte di eccezionale accuratezza, che resterà uno standard fin quasi all'avvento delle navicelle spaziali. Tuttavia le sue scoperte più importanti riguardano le comete e le meteore.
Galileo Ferraris (1847-1897)
Fisico. Nel 1888, in una nota alla Reale Accademia delle Scienze di Torino, presenta la fondamentale scoperta del campo magnetico rotante, concetto base dei moderni motori elettrici alimentati da correnti alternate sfasate.
Carlo Alberto Castigliano (1847-1884)
Ingegnere. Un suo importante lavoro in teoria dell'elasticità (teorema di Castigliano), contenendo come caso particolare il principio del minimo lavoro, generalizza i risultati ottenuti precedentemente dal Menabrea.
Giuseppe Peano (1858-1932)
Matematico. Uno dei maggiori del suo secolo. Assiomatizzazione dell'aritmetica (riduzione dell'aritmetica a 3 concetti primitivi e 5 assiomi). Misura di insiemi di Peano-Jordan. Generalizzazione del concetto di dimensione.
Corrado Segre (1863-1924)
Matematico. Nella sua importante memoria Introduzione alla geometria sopra un ente algebrico semplicemente infinito pone le basi della scuola di geometria algebrica e l'Università di Torino diventa un punto di riferimento internazionale.
Tommaso Boggio (1877-Torino 1963)
Matematico. Formulazione invariante della meccanica newtoniana valida per sistemi non-inerziali e formulazione invariante della relatività generale (con Burali-Forti).
Premio Vaillant della Accademia delle Scienze di Parigi.
Guido Fubini (1879-1943)
Matematico. Uno dei maggiori della prima metà del '900. Ha lasciato contributi fondamentali nei campi della Geometria differenziale, dell'Analisi (funzioni di più variabili automorfe) e della teoria dell'elasticità nei problemi dell'ingegneria.
Francesco Vercelli (1883-1952)
Geofisico, meteorologo. In un campo ancora privo di basi scientifiche, utilizza i metodi di analisi matematica dei sistemi armonici, dove la periodicità svolge un ruolo determinante, e costruisce una delle prime macchine per il calcolo scientifico.
Gustavo Colonnetti (1886-1968)
Ingegnere. Si occupa di teoria matematica dell'elasticità.
Suo un notevole teorema di reciprocità. Studia i fenomeni di isteresi elastica e delle deformazioni plastiche, di importanza nel calcolo delle travi. Presidente del C.N.R.
Beniamino Segre (1903-1977)
Matematico. Con lui la geometria combinatoria entra a pieno titolo nel novero delle discipline matematiche. Mostra l'importanza teorica ma anche pratica delle strutture finite discrete accanto a quelle infinite continue.
Rita Levi Montalcini (1909-)
Medico. Suoi gli esperimenti sullo sviluppo del sistema nervoso che la condurranno alla scoperta dell' NGF, la molecola proteica che ha un ruolo basilare nella crescita e differenziazione delle cellule nervose. Premio Nobel.
Tullio Regge (1931-)
Fisico teorico. Sviluppa il concetto di momento angolare complesso e dei poli della matrice d'urto ("poli di Regge"), i cui sviluppi condurranno alla dualità tra alte e basse energie e quindi, indirettamente, ai modelli duali e alle stringhe.